Tanta vita nello stagno e nell’orto: reportage da Nativa
Amabili lettori,
le scorse settimane sono state decisamente effervescenti nell’orto di Nativa: non esagero nel dire che ogni giorno, affacciandomi al bordo della mia acquatica dimora, notavo una qualche novità comparsa chissà quando nell’orto e prodotta dall’indefesso lavoro degli umani di Nativa. Ho potuto osservare in prima persona tutto questo finché la stachis palustris che circonda lo stagno non è cresciuta, limitando assai la mia visuale. Sono tuttavia grata a questo muro verde, poiché dona a me e alle mie sorelle una piacevolissima ombra, che sarà fondamentale nei mesi estivi.
Ah già, miei cari lettori, mi rendo conto che non vi ho mai parlato delle mie sorelle! Ebbene, anche questa fa parte delle tante novità da riferirvi: dopo una crescita lenta ma piena di speranza in autunno e dopo il riposo invernale, finalmente ora ho la compagnia di numerose altre lumache di palude adulte. I due stagni sono completamente colonizzati: inoltre il secondo stagno è (per ora) libero dalla stachis, dunque Stagnalisa, la mia sorella che vi risiede, potrebbe davvero avere campo libero per osservare i dintorni.
Già, “potrebbe”; immaginerete il mio disappunto nello scoprire che la cara Stagnalisa non ha alcun interesse per il mondo esterno. Santo Cielo, passa tutto il suo tempo a fare le capriole tra le foglie della ninfea e a sgranocchiare chissà cosa!
Grazie al cielo però nel secondo stagno è giunta un’altra creatura, una vera benedizione per me: si chiama Filace ed è una giovane rana verde molto entusiasta e decisamente appassionata di agricoltura. Fortunatamente non ha l’indole temeraria del rospo smeraldino Bufote, sempre in giro a cercare avventure e guai…
In ogni modo, Filace è diventata i miei occhi: è sempre in guardia, col musetto fuori dall’acqua, e non appena nota qualche movimento o attività umana le riferisce a gran voce con il suo timbro squillante.
Grazie a lei ho potuto sapere che buona parte dell’orto è stata riempita di piantine e semi: in particolare nelle serre c’è stato molto lavoro e le piante di pomodoro, cetrioli, fagiolini, cipolle crescono a vista d’occhio. Avreste dovuto vedere i saltelli di gioia di Filace quando ha visto gli umani, negli scorsi giorni, raccogliere la prima insalata e i primi mazzi di splendida rucola!
Insomma, queste sono le novità dalla mia dimora, amabili lettori: tutto cresce e tutto verdeggia, nonostante il meteo ballerino e la fatica della coltivazione.
Ma ora vi devo lasciare, poiché Filace ha da riferirmi alcuni aggiornamenti sui pomodori: sembra sia ora di mettere i sostegni necessari alla loro crescita.
Gentilmente vostra
Lymnea